Aggressioni di matrice omolesbotransfobica in Italia 2022-2023

Dal rapporto di Omofobia. org 2022/23 diffuso da Gaynet Italia su Da’ Voce al Rispetto, emergono tra il 1 aprile 2022 e il 30 marzo 2023, 115 casi di violenze a carattere omolesbobitransfobico di tipo aggressivo e non aggressivo, ma comunque di rilevanza penale, che hanno colpito 165 persone distribuite in 62 località.

➡️ Le aggressioni fisiche e gli omicidi (50% del totale), superano la media degli ultimi dieci anni.

➡️ Si registrano 2 omicidi, 4 suicidi (la cifra è sicuramente per difetto) e 1 tentato suicidio. Si registra un aumento costante delle aggressioni a singole persone (da 38 a 50 rispetto al periodo 2021-2022), mentre 32 hanno subito aggressioni in coppia o in gruppo.

➡️ Il 46% del totale sono denunce di casi non aggressivi ma comunque di grave rilevanza penale (esempio: discriminazioni nei contratti di affitto, diffamazioni aggravate).

➡️ Nelle ultime due annate il numero di atti di violenza fisica è aumentato nonostante la diminuzione degli episodi totali.

➡️ Il numero maggiore degli episodi registrati avviene per strada (40%) seguono i luoghi del tempo libero (24%) mentre quelli che avvengono in famiglia sono il 9% del totale.

➡️ Oltre al picco di episodi estivi, che rientra nella media, l’impennata più rilevante del periodo in esame si registra nel mese di febbraio 2023, in corrispondenza con la martellante campagna di disinformazione sulla maternità surrogata (chiamata “utero in affitto”) da parte di partiti, esponenti politici, realtà conservatrici e stampa a loro vicina.

➡️ La maggior parte delle denunce viene da uomini cisgender, anche se aumentano le denunce delle donne cisgender.

Questo dato può significare due cose.

1️⃣ Le donne cisgender denunciano di più.

2️⃣ Le donne cis sono un bersaglio meno considerato dal maschio omofobo.

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